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I cancelli dell’anima

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Con il fardello della comprensione,

la speranza stretta fra le mani,

mi fermo davanti ai cancelli della tua anima.

 

Rovi abbracciano la ruggine incisa dal tempo,

ma non mi fermano ed entro nel tuo mondo.

 

Mi accoglie un regno d'ombra e silenzio,

come se il sole non vi fosse mai sorto;

in quel luogo anche le stelle sono spente.

 

Sgomento mi guardo intorno:

una piccola luce rivela una capanna, mi avvicino.

La porta è socchiusa, entro aspettandomi il buio,

ma un cero rischiara una piccola stanza.

Fili di falasco pendono dal soffitto,

le pareti decorate dalle immagini di un amore vissuto in ere lontane

e che si ripete in ogni tempo.

 

Su un piccolo tavolo,

chiuso dentro un barattolo,

un cuore rattrappito batte con ritmo lento

e una donna devastata dal dolore beve da una coppa colma di disperazione,

mostrando il vuoto nel petto, mettendo a nudo l'anima.

Quando s'accorge che la osservo,

afferra con rabbia il barattolo in cui vive il suo cuore,

come se volesse proteggerlo da me.

 

I suoi occhi...

Non potrò mai dimenticarli.

Lo sguardo è così gelido che anche il poco calore del cero si ghiaccia,

poi guarda quel povero cuore e piange.

Mi avvicino,

verso un cucchiaio d'amore nella sua ciotola di disperazione e la costringo a bere.

 

I suoi occhi si addolciscono,

rimette il suo cuore nel petto,

mentre veste le labbra con un dolce sorriso,

finalmente indossando la bellezza perduta.

Dai fili di falasco gocciolano perle e i ricordi alle pareti disegnano aurore.

 

La prendo per mano e la conduco ai cancelli dell'anima.

I rovi sono scomparsi,

lasciando il posto ad intrecci di cerfoglio e di gelsomino

e mentre camminiamo,

un tappeto di seta bianca e argento si srotola

per mostrare il sentiero di questo strano amore ritrovato.

 

 Franca Colozzo - 05/03/2021 19:09:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Sono contenta per te. Il mondo ha bisogno solo di maggiori pensieri positivi perché stiamo facendo emergere la paura e tutto il male che essa trascina con sé.
Le mie ultime poesie, soprattutto in occasione dell’approssimarsi dell’anniversario dell’8 Marzo, servono a infondere speranza negli uomini. Cerchiamo di volgerci verso un’attitudine ottimistica e di spargere pensieri di gioia se veramente vogliamo distruggere la terza ondata pandemica.
Consiglio a tutti di fare un’operazione di introspezione profonda, cambiando i pensieri negativi in positivi. Questa è l’unica via di salvezza e redenzione per noi uomini per uscire dal girone infernale in cui siamo precipitati tutti. Negatività chiama negatività e l’energia che ora vibra sulla Terra è esattamente quella che stiamo trasferendo. Usciamo da questo circolo vizioso per favore e subito!
Buona serata e felice weekend.

 Vincenzo Corsaro - 05/03/2021 13:47:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Grazie per il commento Franca.
Come sicuramente avrai sentito nei tg, qui sul lago d’Iseo, ai confini con la bergamasca, siamo praticamente in trincea. Infatti proprio oggi andrò a fare il vaccino anti covid perché rientro nella fascia dai 65 ai 79. Qui c’è stata una strage di attività, soprattutto in certi settori che poi sono quelli che dipendono dal turismo. Comunque ti posso dire questo: ho la fortuna di abitare in un paese e pure in periferia, tutti i giorni esco per un paio d’ore col mio yoshi , un cane Akita, e incontro della gente e sui loro volti non vedo rassegnazione o disperazione, ma una ferma determinazione a non lasciarsi abbattere, perché sono abituati a rimboccarsi le maniche e ricominciare. Tutti noi non dobbiamo mai abbatterci o arrenderci, perché  per arrivare alla luce bisogna attraversare il buio. Per finire mi riallaccio ai tuoi vagiti di marzo, tutti i giorni ho la fortuna di assistere alle meraviglie della natura, al suo lento vestirsi e spogliarsi, è come un’unione di anime. Buon pomeriggio Franca :)

 Franca Colozzo - 05/03/2021 00:05:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Speriamo che questi cancelli dell’anima si aprano davvero e per sempre! Siamo, volenti o nolenti, consapevoli o incoscienti, vittime di questi tempi e ci lasciamo trasportare dalla forza d’urto di un torrente in piena. La pandemia ha piegato anche le persone più forti, temprate a gestire la solitudine attraverso la scrittura o la lettura. Ma, nonostante tutto, ecco che i tuoi versi si avviluppano di magia e, nella chiusa, vesti la bellezza che l’anima riscopre e del tuo amore riprendi la chiave per aprire il cuore della tua donna. Felice fine settimana.

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